Alias - La Serie TVAlias Italia Cast Alias Italia    
   
Home Page Cerca nel Sito Cast di Alias Alias Cast Gallery Episodi Richiesta Episodi Links e Banner News

IL FILM

  Trama di Alias  
Introduzione Audio
Alias Guestbook
Alias Italia Forum
Alias News
Aliasitalia Funclub
I Sondaggi
Alias The Game
Graphic Novel
Alias Fun4Fans
Alias Wallpapers
Autografi del Cast
Merchandising
 

LE STAGIONI

  Prima Serie  
Seconda Serie
Terza Serie
Quarta Serie
Quinta Serie
 

CURIOSITÀ

  Milo Rambaldi  
Quentin Tarantino
Parole Segrete
Il Numero 47
Michael Giacchino
JJ Abrams
I Canali di Alias
Video Bloopers
Statistiche
 

 

Intervista alla Protagonista di Alias

Jennifer Garner: «Per farcela ho dovuto lottare molto»

Ha fatto lavori umilissimi prima di riuscire a imporsi nel dorato mondo di Hollywood. Adesso, con Elektra, si è guadagnata il suo primo, importante, ruolo da protagonista. A tu per tu con un'attrice di talento che studiava chimica e snobbava il cinema...

di Marta Valier

LOS ANGELES - «Ero conosciuta per essere molto brava a pulire i gabinetti», racconta Jennifer Garner ricordando i suoi primi lavoretti tra vip e star. «Ora, però - prosegue, ritirando il premio come miglior attrice per Alias, dal sindacato degli attori americano – ce l’ho fatta». È lei l’assassina ninja protagonista del film Elektra, il personaggio proveniente dal mondo dei fumetti che ha esordito al fianco di Daredevil per poi guadagnarsi una serie interamente dedicata a lei. Ai più distratti vogliamo inoltre ricordare che proprio in Daredevil il ruolo maschile era stato affidato a Ben Affleck, il suo attuale fidanzato che, secondo la rivista americana “Life & Style”, non trova il coraggio di chiedere la mano alla sua bella, per paura di fare la stessa fine del suo personaggio… E cioè, messo da parte e rifiutato. Ma tralasciamo il cuore di Ben e cerchiamo di capire come ha fatto la timida Jennifer a conquistare quello di Hollywood.

Cosa ricorda del suo esordio?

«La voglia di realizzare un sogno. Mi sono accorta tardi di voler fare l’attrice e ho rischiato di non farcela. All’università avevo cominciato a studiare chimica e snobbavo il dipartimento di cinema. Mi attirava però la recitazione teatrale ed è da lì che ho iniziato».

E le prime offerte di lavoro quando sono arrivate?

«Intanto, che sia chiaro, io ho sempre lavorato. Fin da piccola ero ossessionata dall’idea di rendermi economicamente indipendente al più presto. Ho fatto di tutto. I primi lavori per il cinema, invece, li ho avuti quando, finita l’università, mi sono trasferita a New York. Solo molto tempo dopo ho deciso di trasferirmi a Los Angeles».

Era pronta a fare la vita da star hollywoodiana?

«No, non lo ero affatto. Ho dovuto imparare tutto. Ora so cavarmela, ho imparato le regole della sopravvivenza. Alcune possono sembrare molto stupide, ma, credetemi, si tratta di vita o di morte».

Per esempio?

«Imparare a vestirsi bene e tenere la bocca chiusa sulla vita privata. Ho fatto fatica ad accettare l’idea che per apparire in pubblico bisognasse stare molto attenti all’abbigliamento. Io non ho mai fatto troppo caso a quello che metto addosso, non sono mai stata una modaiola e non conosco neanche i nomi delle grandi firme. Ora, piano piano, sto imparando e comincio anche a prenderci gusto. Sto sviluppando un mio stile».

Il suo personaggio Elektra veste sempre in modo molto sexy con pantaloni in pelle e corpetti mozzafiato. È questo il suo stile?

«No. Quando lavoravo in Alias la costumista di scena diventava matta perché io mi rifiutavo di indossare vestiti attillati. Non mi sentivo a mio agio, mi sentivo troppo nuda».

Eppure essere sexy ad Hollywood è d’obbligo, no?

«Sì, è vero, mi sono dovuta adeguare. Le mie prime apparizioni in pubblico erano terribili. Avevo sempre gli occhiali da vista e completi scuri e castigati. Ora oso di più e anche per Elektra mi sono divertita con quei corsetti. È stato un gioco».

Elektra ha un forte senso materno, al punto da rischiare la propria vita per quella di una bambina. Lei riesce a capire un atto del genere?

«Sì, perché ho trentatre anni e, a questa età, il senso materno si fa sentire violentemente. Se c’è, è un istinto animalesco e incontrollabile...».

Vuole un figlio?

«Sì».

Adesso?

«No».

 Perchè?

«Perché sono quattro anni che lavoro come una matta e solo ora comincio a vederne i risultati. Fermarsi ora sarebbe una follia... ».

La carriera prima dell’amore quindi?

«Cerco una via di mezzo. In realtà, ora che sul lavoro ho ottenuto quello che ho sempre desiderato, mi piacerebbe avere più tempo per fare altre cose, per scoprire altri interessi e trovare nuovi spunti per il futuro». «Se cambiassi lavoro, vorrei fare la giornalista»

Vuole cambiare lavoro?

«No, però forse un giorno sarò costretta a farlo. In questo campo non si sa mai fino a che punto la fortuna sarà dalla tua parte. Oltre all’attrice ci sono molti atri lavori interessanti».

Per esempio?

«La giornalista! È divertente, no? L’importante per me è fare un lavoro in cui ci sia sempre da imparare qualcosa di nuovo. Chissà cosa mi riserva il futuro…».

Le piacerebbe saperlo?

«Sì. Il mio personaggio, Elektra, è in grado di prevedere gli eventi. Le invidio molto questa capacità».

Si è mai rivolta a una chiromante?

«Sì, ma non ricordo cosa mi disse. Immagino niente di eclatante. A volte però ho l’impressione di capire da che parte sta andando la mia vita. L’estate scorsa, mentre giravamo il film, ho conosciuto una ragazza che pratica yoga da molto tempo e con lei ho provato a meditare un po’. Mi è servito molto, anche se quello di cui avevo veramente bisogno era un’insegnate di arti marziali».

Per le scene di combattimento?

«Sì. Io non ho mai fatto arti marziali. Ho studiato danza classica. Bellissima, ma non distruggi nessuno con la danza. Nel film invece devo combattere veramente, con bastoni e contro veri e propri professionisti».

Hanno avuto pietà di lei?

«Mica tanto. Erano molto gentili ma più volte mi hanno ferita. Non è stata colpa loro però. Erano pagati per combattere. Il problema era che a volte mi scordavo le coreografie dei combattimenti e mi venivano addosso. Guardate qua, questa cicatrice sulla mia mano, è un ricordino del film».

È quello che succede ad andare in giro senza Daredevil che le copre le spalle!

«Avete ragione. A parte gli scherzi, ho avuto molta paura a girare questo film senza di lui. Non per le botte, che è il minimo, ma per il successo del film. Quelli sì che son dolori. Non ero mai stata la protagonista assoluta di un film d’azione».

Preferisce le commedie?

«Come amano dire tutti gli attori, mi piace cambiare e fare cose diverse. Questo genere di film sono una boccata d’ossigeno per il sesso debole di Hollywood. L’eroina donna piace sempre di più, ed è un genere in cui si può trovare un’attrice donna nel ruolo della protagonista. Nelle commedie questo non succede».

Il suo prossimo film?

«Catch and Release, una commedia di Susannah Grandt. È la storia di una donna che deve fare i conti con la morte del marito e con la conseguente scoperta di molti suoi segreti tenuti nascosti quando era in vita. Stavolta è un ruolo drammatico e non vedo l’ora di iniziare le riprese.

Vai alla pagina di Jennifer Garner

Un Grazie a "Marilú"  iscritta al Fanclub per il materiale fornito

IL SITO

  Jennifer Garner Alias Sydney Bristow

 
CHAT
Scrivetemi
Alias Download
Alias Upload
Alias Italia Credits
Apo Game
Resurrezione
Riconoscimenti
Scambio Links
 

VOTA IL SITO

 

Sullarete.it

 

 

TF 09

 

BEST FAN CLUB DEL CUORE 2009

 

 

Tutti i marchi, loghi, sigle, brand e Trade Mark riportati nel sito sono dei rispettivi proprietari e tutti i diritti riservati

Sito Ottimizzato per Internet Explorer - Ris. 1024 X 768 - Alias Italia Unofficial Site